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Feta: tutto quello che devi sapere sul salutare formaggio greco amato fin dai tempi di Omero

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Con il termine “feta” si intende un formaggio di origine protetta (DOP) dal 2007, proveniente dalla Grecia continentale e dalla prefettura di Lesbo. Un formaggio rigorosamente prodotto secondo il metodo tradizionale, senza conservanti e additivi artificiali né sali di caseina, latte condensato o in polvere. Il cui latte deve provenire solo dagli allevamenti di pecore e capre delle zone indicate e deve avere tenore di materia grassa pari ad almeno il 6%, come specifica il sito della Commissione Europea.

Nel caseificio il latte coagula e viene versato in stampi dotati di fori per la fase di spurgo, la cagliata successivamente viene tagliata a pezzi e ricoperta di sale grosso. Dopodiché la feta matura in due fasi: in una prima fase si aggiunge la salamoia e i recipienti, come spiega la Commissione Europea, “vengono posti in camere a temperature controllate rigorosamente“. Dopo un massimo di 15 giorni, “la seconda fase di maturazione avviene in condizioni di refrigerazione, a una temperatura costante compresa fra i 2 e i 4 °C.”

Insomma, è chiaro che la feta per essere davvero tale deve rispettare requisiti molto elevati. Testati tempo fa anche dalla rivista Öko-Test, che ha analizzato 41 prodotti, tra cui 34 confezioni di feta originale e altri sette formaggi in salamoia, per verificarne qualità, trasparenza nella catena di approvvigionamento, rispetto degli standard ambientali e degli animali negli allevamenti. Metà dei formaggi testati sono risultati di buona qualità quasi sotto tutti i punti di vista, fatta eccezione per alcuni prodotti che presentavano invece batteri, cloroformio o oli minerali. 

Tranne nel caso in cui non rispetti i requisiti standard, come nei prodotti citati, la feta può essere considerata senz’altro un formaggio salutare. Infatti il latte con cui viene prodotta, evidenzia la rivista Öko-Test, è molto ricco di proteine, ma anche di calcio, vitamina A, C, B2 e B12. È inoltre povero di carboidrati e ricco di zinco, utile per la salute della pelle, dei capelli e del sistema immunitario. Rispetto al latte di mucca, contiene più vitamine e calcio ed è più grasso, quasi il doppio. 

Per quanto riguarda gli acidi grassi Omega 3, la quantità varia a seconda del tipo di feta. Nel test effettuato si è riscontrato che, in media, 100 gr di formaggio ne contengono 0,88 grammi, più o meno come il latte vaccino. 

Tuttavia la feta, per quanto salutare, contiene molto sale visto che matura in salamoia. Per ridurne la quantità è possibile immergerla in acqua per una mezz’ora prima di consumarla oppure sceglierne tipologie con meno sale. 

A proposito del lattosio, la feta non ne è completamente priva sebbene ne includa una ridotta quantità. Meno di 1 gr per 100 gr di feta. Attenzione comunque se siete intolleranti al lattosio, perché generalmente ciò comporta un’allergia verso le proteine presenti nel latte, sia di mucca che di pecora. Non vale proprio per tutti ma è meglio stare all’occhio. 

FONTI: EUR-Lex/Commissione Europea

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